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L'ACCENTO

1. I nomi femminili

In genere, sono femminili i seguenti gruppi di nomi:

1. I nomi che finiscono in "a", "i", "u"

  • Esempio:
    la casa
    la crisi
    la gru
    • Alcune eccezioni (vedi anche Nomi maschili che terminano in -A):
      l'àlibi
      il brìndisi
      il domani
      lo ièri
      l'òggi
      il tabù
      il colibrì
      nomi propri di persona, paese, ecc., ad esempio Andrèa, il Perù

    2 . I nomi dei frutti (in genere l'albero corrispondente è maschile)

    • Esempio:
      la méla (l'albero è il mélo)
      la ciliègia (l'albero è il ciliègio)

    • Alcune eccezioni (che indicano tanto l'albero che il frutto):
      ànanas (lo)
      cédro (il)
      dàttero (il)
      fico (il)
      kiwi (il)
      limóne (il)
      lòto (il)
      mandarino (il)

    3. I nomi di città e isole

    • Esempio:
      Róma antica
      Bèrgamo Alta
      la Sicìlia

    • Alcune eccezioni:
      il Càiro
      il Gìglio
      il Madagascar

     


    2. Formazione del femminile dal maschile

    La maggior parte dei nomi di persona o di animale che si riferiscono a individui di genere maschile ha una forma femminile corrispondente che differisce soltanto per la desinenza (cioè la vocale finale o un suffisso). Questi nomi di chiamano "mobili".

    1. Il femminile dei nomi mobili maschili che terminano in -O si forma sostituendo la vocale finale con una -A

    • Esempio:
      il sant-o --> la sant-a
      lo zi-o --> la zi-a
      il nònn-o --> la nònn-a
      il gatto --> la gatta

    2. Alcuni nomi mobili maschili formano il femminile con il suffisso -ESSA

    • Esempio:
      l'avvocat-o --> l'avvocat-éssa
      il poèt-a --> la poet-éssa
      il professór-e --> la professor-éssa
      il león-e --> la leon-éssa

    3. I nomi mobili maschili che finiscono in -TORE generalmente formano il femminile con il suffisso -TRICE.

    • Esempio:
      l' at-tóre --> l'at-trice
      il pit-tóre --> la pit-trice

    • Alcune eccezioni:
      il dot-tóre --> la dottor-éssa
      il fat-tóre --> la fat-toréssa

    4. Alcuni nomi mobili maschili formano il femminile con il suffisso -INA.

    • Esempio:
      l'erò-e --> l'ero-ina
      il gall-o --> la gall-ina
      lo zar --> la zar-ina

    Alcuni nomi di persona e di animale sono completamente diversi al maschile e al femminile.

    5. Nomi di genere comune riferiti a persone.

    Questi nomi hanno una forma comune e il genere viene indicato dall'articolo:

  • Esempio:
    il consorte --> la consorte
    il violinista --> la violinista
    il barista --> la barista
    il cliente --> la cliente

    6. Nomi di genere promiscuo:
    Questi nomi di animali hanno una forma comune per i maschi e le femmine. Per specificare si aggiunge il termine maschio o femmina: il serpente maschio.
    la mosca
    il serpente
    la volpe


    • Alle volte è difficile indicare il femminile soprattutto per termini che denotano professioni o cariche, in seguito alla crescente presenza di donna in occupazioni un tempo svolte soprattutto da uomini. Generalmente si seguono le regole generali:
      il deputato la deputata
      il dentista la dentista
      il direttore la direttrice
      il preside la preside
    • La difficoltà nasce dal fatto che in alcuni casi esisteva un termine femminile per indicare la moglie di un funzionario come per esempio l'ambasciatrice. Alcune possono suonare scherzose come per esempio sindachessa, e pertanto da evitare, (meglio sindaca o la signora Rossi, sindaco di...).
    • Il costume cambia rapidamente e questo è uno dei settori difficili da definire. In tal caso sarà opportuno utilizzare dei buoni dizionari aggiornati, che spesso indicano se un termine è comunemente accettato o ha un tono scherzoso o ridicolo.
    • Per i nomi stranieri indicanti professioni o titoli in genere si usa l'articolo per indicare il femminile come per esempio la manager, la designer, ma alcune sono o maschili o femminili come steward o hostess.
    • I termini composti con capo non cambiano:
      il caposervizio la caposervizio (non la capaservizio)
    • Alcuni nomi femminili possono riferirsi sia a uomini che a donne.
      La guardia
      la sentinella
      la spia
      la maschera
      la controfigura.
    • Alcuni nomi maschili si riferiscono anche a donne:
      il mimo
      il fantasma

     

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