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Secolo XIV

L'avvento delle signorie in Italia

Nei Comuni, le lotte fra le fazioni si esasperano, con violente sopraffazioni dei gruppi vincitori su quelli dei vinti. Lo sviluppo dell'economia rende inadeguati gli strumenti della democrazia oligarchica. A Firenze la rivolta dei Ciompi (poveri lavoranti della lana), che mirano ad ottenere una rappresentanza nel Comune, è repressa duramente ed il potere rimane alle corporazioni di ricchi mercanti e banchieri. Molti comuni cadono nelle mani ora di un capopartito, ora di un feudatario. Questi nuovi signori si servono per mantenere il potere e per le guerre fra le città, di soldati mercenari (le compagnie di ventura). Il potere presto diventa ereditario e infine è riconosciuto dall'imperatore. Alcune delle dinastie più famose sono gli Estensi a Ferrara, i Malatesta a Rimini, i Gonzaga a Mantova, i Visconti a Milano. A Roma avviene una rivolta popolare contro il tirannico governo dei nobili; è capeggiata da Cola di Rienzo. Ma questo popolano, dotato di cultura classica, che sogna la rinascita dell'antica Repubblica Romana, è presto travolto dalla durezza dello scontro politico e viene infine ucciso. 

 

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